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La fata a… Civita Castellana!

Non si tratta di una delle fate di Cenerentola (anche se…) ma di quelle del film di Ozpetek.

C’era una volta, anni fa, un’amicizia fra un gay ed una etero (la classica fag hag con il potere di individuare un gay lontano un miglio, con un gaydar più sviluppato del mio!!), un fatto per altro, chissà perché, molto frequente.

Cavolo, “tanti anni fa” è un eufemismo poichè, nel 2013, saranno 20 gli anni di questa nostra amicizia.

E comunque sia, la visione, nel 2001, del film di Ozpetek ha come reso magica questa relazione amicale. Da allora le mie visite a Civita hanno avuto come colonna sonora quella del film ma, quest’anno, la fata ed io, abbiamo fatto qualcosa di più.

In uno dei giorni più caldi di questa estate (il secondo l’ho beccato di lì a poco a Roma) abbiamo deciso di fare un aperitivo “lungo…” (dalle 21.00 alle 3.00).

Come le migliori partenze intelligenti da bollino rosso, il 18 agosto siamo usciti alle 11 del mattino per le spese, per poi cucinare fino alle 14:30. Un brindisi al risultato che vedevamo pian piano crescere sotto ai nostri occhi e poi, dopo un riposino e una bottiglia di fresco prosecco, via ad impiattare.

Insalata pantesca, rotolo di frittata con tonno, maionese e prosciutto, frittata con patate e pomodori, rotoli di bresaola con rucola e formaggio e pere, un mix di stuzzichini (speck e ananas, crudo e melone, pere e gorgonzola), pomodori ripieni al forno, bruschette con burro, crudo e alici, burro salmone, limone e pepe, peperoni e pomodori ripieni con una mousse di tonno, capperi ed olive nere e falso sushi fatto di formaggi, nocciole tritate ed erbette!

Vini, gelato al limone per pulire il palato e poi sangria (questi gentilmente offerti).

L’ambiente era quello del film: un microcosmo di persone, tutti con la loro storia alle spalle e con sogni e progetti. Anche il mix per età era ben eterogeneo… da una bimba di 20 giorni in poi.

L’atmosfera, da normale come quella di un aperitivo/cena, è diventata magica: lì si stava bene: musica, una leggerissima brezza, cibo, vino… e chiacchiere!

Tanto che alla fine, quando gli ospiti se ne sono andati c’è stato pure un colpo di coda di chiacchiere a tre.

Ho ripensato spesso, una volta a casa, a questa cena (mancava solo un minuscolo ingrediente affinché fosse perfetta, minuscolo ma a quanto pare essenziale). Non capivo dove fosse “l’eccezionalità”, da che punto la serata si è modificata in una notte “magica”. Che Ozpetek abbia colpito a distanza? Il ricordo di quel film e quello che il film ha significato per me e per Lory (la mia amica)? Non lo so. Quello che so è che sono stato bene e questa verrà ricordata come la cena dei sopravissuti di via Cristoforo Colombo, quelli che… non erano in vacanza.

Grazie quindi a Lory e poi a tutti gli altri, così come loro, in quella zona, si chiamano: zio Mele e zia Paola Santo, Andrea, er comparetto, Elisa e Viola (le due Beatles’s fans), Gabriele (dall’Emilia),

Fabrizio (bibi) con la moglie Paola e i due bimbetti, Fabrizio jr. e Francesca (di 20 giorni e che non ha fatto arrabbiare).

 

giannolo

Da leggere bevendo del prosecco fresco, ascoltando la colonna sonora de “Le Fate Ignoranti”

1 commento su “La fata a… Civita Castellana!”

  1. Pingback: Tutto riparte, nel bene e nel male | civico53

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