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“Vorrei” o “Voglio”?

Si, parte tutto da qui: vorrei o voglio? Gran bella domanda. La risposta perfetta è “voglio” dato che in verità sono molto stanco di alcune cose (o tante) con l’aggravante che faccio poco o niente per cambiarle (e ci sono pure interessi da coltivare) e da qui, la risposta attuale è “vorrei”. Lo so però che con il vorrei non si va da nessuna parte, nonostante sia più comodo, rincuorante, costi meno fatica e decisioni. Ma i “vorrei” possono portare all’esplosione.

La foto messa come emblema dell’articolo è una foto scattata da un amico a Toronto. Io sarei ancora lì a scolpire il passato, il presente non lo vivo, figuriamoci con il futuro. Ciò che più mi fa imbestialire è che alcune cose non mi vanno più, nemmeno come gusti, cosa per altro naturale perchè è auspicabile che si cambi ma il fatto è che più che “non andarmi” non ho entisiasmo nelle cose. A vederlo da fuori non si direbbe ma chi mi conosce bene (C) lo sa. Vivo come tutto fosse una replica, a volte più sbiadita, a volte più vivace delle mie stesse giornate, settimanali per l’ufficio e nel fine settimana perchè siamo… nel fine settimana.

Il cinema continua a piacermi, leggo di cinema, mi informo ma non ho più così voglia di andare se non per il film del mese. Idem per i libri: li vedo, li acquisto si… ma e leggerli? I viaggi? Quelli si, quelli, nonostante le mete siano le stesse,. almeno hanno quel qualcosa che mi fa sentire più a mio agio rispetto a qualsiasi cosa. Nel mezzo c’è il lavoro (routine ma, come si dice, meno male che c’è!), l’aperitivo del mercoledì o la pizza del giovedì (routine ma non certo per la compagnia), il sabato mi godo un mondo nel mio… mondo (aperitivo, pranzo, qualcosa a casa, l’arrivo di C. la cena, il divano e la tv, nemmeno avessimo 80 anni) ma è sempre così. Così come la domenica è inesorabilmente il giorno più triste.

Forse posso essere frainteso: so, lo so bene che la vita è quotidiana, abitudinaria, la stessa e che non è possibile avere qualcosa che ogni giorno ti riservi soprese o momenti di felicità (meglio non provare a fare il prospetto del libro di Valerio Millefoglie… credo che sarebbero davvero pochi gli attimi di felicità autentica). Non lo vorrei nemmeno e quindi si fa presto a fare due conti: sono io che non cambio, non mi evolvo, non cerco altro.

Cosa frena? Banalmente la Paura.

Ci sto pure lavorando da tre anni, faccio anche i buoni propositi per migliorare qualcosa ma alla fine ricado nei medesimi errori. Anzi, nelle stesse trappole, non in errori. Gli ultimi momenti felici? Il clima in giro per Verona e al bar dopo il concerto di Ferro, forse perchè inaspettati, la cena a casa mia il 13 maggio (sentivo l’effetto “casa”), la frequentazione di un amico per casa e l’idea di un ipotetico “Melrose Place” in questo nuovo complesso di appartamenti in paese: la presenza autentica di C., quella di M., l’affetto di S., ma, per dirla alla Jovanotti: “voglio di più”.

Ieri ho seguito il suggerimento di C. Niente cinema ma lavori a casa, lavori che potevano pure aspettare (ho spostato i dvd) ma ho avuto modo di sentire e risentire il cd di Pacifico. Mi ha colpito, emozionato, fatto piangere. Tre le canzoni incriminate: “L’ora misteriosa” perchè me l’ha cantata M., “L’unica cosa che resta” perchè la lego a C. e “In cosa credi” perchè li ci sono io, c’è dentro Pacifico, il mio mondo. Anche prima di andare a letto le ho risentite e come un ragazzino sto lì a leggere nei testi cose che mi fanno dire: “sono scritte per me, sono io, questo” e via, le lacrime hanno il potere di superare le dighe e sgorgare. La certezza è che non cambieranno queste cose. Devo essere io ed è per quello che la risposta esatta alla domanda iniziale è “voglio”. Ma anche devo, non come un obbligo ma perchè è così.

Distaccarmi dalle persone (non in senso fisico), vivere anche la quotidianità con leggerezza, conoscere gente, vicina e lontana, frequentare persone. Si, lo so. Belle parole, bei progetti che con la stessa forza con la quale sembrano li, pronti per essere realizzati, si dissolvono come neve al sole (cit.) 

Vediamo come andrà e grazie sempre al solito gruppo: C<, Mts, Ebg, Sbo, Ac, Gpa, Ed, e alcuni amici online (S.M. – N.C. e altri). C’è spazio per quelli che verranno…

giannolo, 21.05.2012

da leggere… con Pacifico in sottofondo.

E tu cosa ne pensi?