Vai al contenuto

Xmas time

Eccomi qui, davanti al pc… Ho voglia di scrivere, non so, mentre lo sto già facendo, dove mi porterà. Beh, non so se sia positivo o meno, ma siamo scampati ai Maya, entrando nell’era del rinnovamento, quella dell’Acquario. Sarebbe bello, come ho letto ieri su fb, che il cambiamento riguardasse tutti nelle… piccole cose, quelle quotidiane. Come mi disse un amico caro, è facile cambiare o essere buoni o migliori con delle realtà lontane… partiamo da chi ci sta attorno. Fine dei moralismi o meglio della mia dose di bontà…

Ah, ecco, siamo a Natale ed era anche di questo che volevo parlare.

In questi ultimi tre giorni ci sono stati momenti che mi hanno riempito il cuore. No, no, non voglio essere buono a Natale, però, queste cose ci sono state e mi hanno colpito.

Sulla prima il gioco è facile: sono stato a trovare il bimbo di una mia amica. Mi ha accolto dicendo alla nonna che “Gianni è mio amico”, poi voleva che rimanessi li a mangiare la pizza, a dormire… Insomma, per un po’ mi sono sentito bimbo… non so come descrivere quella sensazione, legata al fatto anche che il bimbo non è mio e che è nell’età più bella.

Ieri sono stato a Parma ed è semplice quanto bello quello che mi è capitato. Ho ritrovato C< che non era al top della forma. Però, in qualche barlume ho intravisto un suo sorriso, di quelli che fanno presagire che il peggio è alle spalle anche se sia io che lui sappiamo che è solo, quello, il frutto di un momento… per cui… Ma mi è bastato vederlo, perchè di quel momento ne riporto dentro i segni così come quel sorriso E’ il mio sorriso.

Dopo la tappa al Borgo eccomi ad incontrare un amico, di quelli “recenti” ma che sono già importanti per un gesto, una frase, per averti capito in un momento in cui nessuno sembrava che ti comprendesse. Ed il suo gesto, un regalo inaspettato si è incrociato con il mio e mi ha fatto venire in mente una valanga di ricordi: nel 2006 ho incontrato la persona più importante della mia vita, eravamo sotto Natale, non ci si conosce eppure ognuno pensa di portare all’altro un regalo…

Non a caso, il ritorno a casa è stato segnato dalle lacrime. In radio “Allelujah” nella versione di Rufus Wainwright, i ricordi, le cose andate… Perchè, perchè vivo sempre nel passato e quindi… non vivo?!

A casa trovo un pacchetto che mi ha… colpito e reso felice, quella che può essere la gioia del Natale, anche se solo per un attimo ma forse perchè, si sa, la felicità è molto molto provvisoria e labile…

Una busta da Londra con dentro un sacchetto di cotone, a quadretti bianco e rossi, con la scritta bianca, ricamata, “Gianni” e dentro dei biscotti fatti a mano da un amico, anche in questo caso un “nuovo” amico.

Del resto i miei ultimi colpi riguardo al Natale li sto vivendo ora. Termineranno il 24 sera. Per piombare, il 25 nella paranoia di tutti i soliti Natale.

Già, il mio Natale è fatto e forse, vissuto, un bel po’ prima. Mesi a volte. Quando inizio a trovare cose che saranno il regalo delle persone, di una lista che ogni anno si allunga grazie a qualcuno che è sbucato da non si sa bene dove, nell’ultimo anno. Certo, qualcuno se ne va, qualcuno faccio fatica a staccarlo, ma la nuova “linfa” mi fa vivere il Natale. Trovare cosa regalare, la carta, il pacchetto, il biglietto, la confezione e la consegna, beh… forse mi riportano alla gioia del Natale che sembrava vera solo perchè ero un bimbo. Ho un ricordo nitido di quando questa magia s’è spezzata. Un anno mi sono fatto regalare dai miei una macchina fotografica che avesse la funzione dell’autoscatto in modo da immortalare, PER SEMPRE, io con i miei genitori, davanti all’albero, in mezzo ai regali. L’immagine della felicità ma che, già allora, era minata dalla malinconia e non più vera… o meglio, genuina, anzi, naturale. Da allora niente è più stato così… 🙁

Per cui anche quest’anno, con la consegna dei regali ai miei, il Natale finirà il 24 dicembre.

Seguirà la novità del non andare via per Capodanno. Non so esattamente come sarà. Ma resterò a casa e per la prima volta (ecco, questa può essere una novità) lo passerò con C< a casa mia e forse, con la musica giusta ed i cibi che ci hanno accompagnato per tanti anni a Parigi, chiudendo gli occhi, sembrerà di essere lì. Non ci sarà Starbucks, il primo dell’anno al Beaubourg. Non ci sarà l’Open Cafè e nemmeno Pizza Hut… Non ci sarà nulla di tutto ciò anche se ho una voglia matta, abbiamo una voglia matta, di essere di nuovo là, a casa.

I giorni dopo Natale saranno grigi. Lo so.

Poi arriveremo al momento dei bilanci e dei progetti, dei buoni propositi, delle cose da fare e quelle no (che verranno fatte ugualmente) e poi… poi… non si sa.

Dimmi solo che destino avrò”… rubo il titolo ad una canzone e ad un film ma è la mia domanda per questo 2013. Facile scrivere “cambierà qualcosa?” Non lo so, non so se sono pronto, non so se la sindrome dell’abbandono sarà sempre più dirompente in me o se avrò un po’ di coraggio o forza interiore o cosa… non so. Che risposta… ma è così…

Passate un buon Natale, un tranquillo 31.12 e via, si riparte dal 01.01. per nuove cose.

Ringrazio C<

Ringrazio tutti quelli che sono entrati, in questo 2012, a fare parte della mia vita (Roberto, Ernesto, la Chizzo, Elias, Jack, Marco P., Neftali, Gustavo, Peter, Lorenzo, Alfredo, Valerio, Alessandro, Pierluigi, Sudeep, Stefano N., Francesco, Alessandro, Josè, Jaco, Jimmy, Mauro, Fabrizio, Vinicio, Andrea e Claudio, Stefano G., Stefano (An), Mauro C, Enrico B., Ronny, Jonathan, Emiliano, Darren, Andrea B., Max,…

E tutti gli altri, sempre presenti… Massimiliano, Raf, Glauco, Antonio, Simona, Andrea M., Luca, Sandra, Antonio S., Lory, Comparetto, i genitori del Comparetto, Enrico, Sara, Manuel, Sergio, Chiara, Monica e Carlo, Francisco e Manolo, Graziano e Paolo, Carlos, Antonio C., Christopher e Mik, Matteo, Paola e Mauro, Manuel e Veronica, Emy e Lorenza, Laura, Cinzia, Simone e Vittoria, Simone L., Nicola, Betta, Nir, Enzo, Simonetta, Francesca, Giorgio, Luca e Gustav, Ivan, Ferzan, Niccolò, Fabio, Fabio B. Gianluca, Gregory, Stephane, Alle, Vincenzo, Marzia, Wilma e…. tutti gli altri ancora, incontrati, sfiorati, visti… intravisti…

Chi si ritroverà qui, fra un anno? 🙂

 

giannolo, 22.12.2012

E tu cosa ne pensi?